RECENSIONE: Brawn, la Space Surgeons Hall, Fringe di Edimburgo ✭✭✭✭

Paul T Davies recensisce Brawn, scritto e interpretato da Christopher Wollaton al Space at Surgeons Hall all'Edinburgh Fringe.

Brawn theSpace@ Surgeon's Hall, Edinburgh Fringe

22 Agosto 2018

4 Stelle

Sia per caso che per scelta, quest'anno ho visto molti lavori al Fringe in cui scrittori e interpreti hanno esaminato l'impatto dei media e degli ideali di perfezione sulla salute mentale e sul corpo. Scritto e interpretato da Christopher Wollaton, Brawn è un'aggiunta gradita a quel dibattito.

Ryan trascorre la maggior parte del suo tempo nel garage di suo padre, che ha trasformato in una palestra. Si allena in modo eccessivo, isolandosi dalla famiglia, dagli amici e dalla fidanzata. Soffre di dismorfofobia del corpo e non raggiungerà mai quel corpo perfetto. Durante i circa 50 minuti dello spettacolo, Wollaton si esibisce a torso nudo e si allena mentre ci parla. Ovviamente, per noi spettatori, ha un torace perfetto, ma invitandoci a guardarlo, porta la tristezza della sua condizione a casa. Perfezionando i suoi addominali, si isola nella solitudine. Mostra come le battute, i giudizi casuali e le immagini mediatiche possano danneggiare la mente.

Sembra autobiografico e che lo spettacolo derivi da un'esperienza vissuta. Se la salute mentale e la forma fisica lo permettono, potrebbe valere la pena spingere ancora di più il pezzo, estendendo ulteriormente la potente sezione finale come un allenamento travolgente e scomodo. C'è del coraggio in un uomo come lui che prende la parola, e la produzione sta anche raccogliendo fondi per MIND. Solo per questo sarebbe bello riempire il locale.