RECENSIONE: Algoritmi, Pleasance Courtyard, Edinburgh Fringe ✭✭✭✭

Mark Ludmon recensisce il nuovo spettacolo di Sadie Clark, Algorithms, al Pleasance Courtyard dell'Edinburgh Fringe

Algorithms Pleasance Courtyard, Edinburgh Fringe

Quattro stelle

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Dalle commedie romantiche a Instagram e Facebook, siamo inondati di immagini di vite perfette che la realtà non può mai eguagliare. Nel suo nuovo spettacolo solista Algorithms, Sadie Clark ci presenta una giovane donna bisessuale che cerca di essere se stessa in un mondo dove tutto sembra dirle che non è abbastanza.

A 29 anni, Brooke sembra avere tutto, una fidanzata, un buon lavoro e la sua festa per il 30° compleanno da attendere. Lavora per un sito di incontri, specializzandosi nello sviluppo degli algoritmi informatici che aiutano gli utenti a trovare il loro partner perfetto. Quando inaspettatamente si ritrova single, si confronta con i limiti degli algoritmi di compatibilità e le sfide degli incontri nell'era digitale. Con così tanti modi per incontrare qualcun altro, com'è possibile sia così difficile trovare il partner perfetto?

La scrittura è pungente e divertente, ricca di osservazioni intelligenti su sesso e relazioni. Evidenzia anche l'impatto dei social media su come ci vediamo, non solo nel mondo degli appuntamenti: i pericoli di confrontarsi con le vite curate che vediamo sui social, le ansie di restare in attesa su "visualizzato" su WhatsApp. Brooke è anche tormentata dalle commedie romantiche che ci programmano a cercare l'amante ideale, a desiderare come Bridget Jones il nostro Mark Darcy.

Con la regia di Madelaine Moore, Clark dà vita al suo personaggio con calore e umorismo. È straziante vedere la vita di Brooke disfarsi, lottando con una mancanza di autostima derivante dal perseguimento di ideali impossibili. È un debutto impressionante, divertente e stimolante - anche se semplicemente ti ispira a ridurre l'uso dei social media.

In scena fino al 26 agosto 2019