RECENSIONE: Sondheim su Sondheim, Royal Festival Hall ✭✭✭✭✭

Mark Ludmon recensisce la nuova produzione londinese del revue Sondheim on Sondheim alla Royal Festival Hall

Sondheim on Sondheim

Royal Festival Hall

16 marzo 2018

Cinque stelle

Anche le produzioni musicali più sfarzose del West End possono arrivare a soli 20 musicisti, con la maggior parte che ne ha meno, quindi un allestimento unico del successo di Broadway Sondheim on Sondheim con la BBC Concert Orchestra è stata una rara opportunità per ascoltare la musica di Stephen Sondheim in tutto il suo ricco splendore orchestrale. Aggiungi a questo sei dei migliori interpreti di teatro musicale in circolazione, e hai una serata affascinante di canzoni di Sondheim che spaziano da qualcosa di familiare a qualcosa di particolare.

Questa è una versione sinfonica del revue Sondheim on Sondheim che ha debuttato a New York City nel 2010, immortalata in una superba registrazione del cast. Riduce leggermente lo spettacolo originale ma conserva la maggior parte delle interviste video e dei clip che rivelano ricordi e intuizioni intime sulla vita e sul processo creativo del compositore. Questi contribuiscono alla scelta delle canzoni che iniziano cronologicamente, con So Many People dal suo primo musical Saturday Night degli anni '50, per passare poi a una struttura più tematica, arrivando a quello che è stato il suo più grande successo, Send in the Clowns da A Little Night Music.

I clip aggiungono un significato extra ad alcune delle canzoni. Sondheim ricorda sua madre scrivere un biglietto dicendo che avrebbe voluto non averlo mai partorito, il che dona un tocco struggente al meraviglioso arrangiamento di Children Will Listen da Into the Woods. Rivela anche che, nonostante i sospetti che Company e Sunday in the Park with George abbiano elementi autobiografici, l'unica canzone che si avvicinava alla sua esperienza personale era Opening Doors da Merrily We Roll Again, eseguita con abilità frenetica. Altri gioielli includono due canzoni tagliate che erano state originariamente scritte per aprire A Funny Thing Happened On the Way To the Forum prima di optare per l'incantevole Comedy Tonight.

Gli interpreti hanno ampie opportunità di brillare, sia in ensemble che individualmente. Tra i momenti salienti c'è un arrangiamento jazz di Something’s Coming da West Side Story, per cui Sondheim ha scritto i testi, e un finale ruggente del primo atto che fonde canzoni come Happiness da Passion, A Weekend in the Country da A Little Night Music e Sunday da Sunday in the Park With George.

Tyrone Huntley brilla in un'interpretazione commovente di Being Alive da Company, mentre Rebecca Trehearn si distingue con I Read da Passion. Claire Moore e Liz Callaway hanno entrambe momenti da showstopper con In Buddy’s Eyes da Follies e Send in the Clowns e si uniscono per un meraviglioso mash-up di Losing My Mind da Follies e Not A Day Goes By da Merrily We Roll Along. Julian Ovenden si rivela un potente barbiere demone con la viscerale Epiphany da Sweeney Todd e rivisita anche Finishing the Hat dopo aver interpretato il ruolo principale in Sunday in the Park With George al Théâtre du Châtelet a Parigi cinque anni fa. Damian Humbley ritorna nel ruolo di Charley Kringas con una performance divertente e magistrale di Franklin Shepard, Inc che ha fatto suo in Merrily We Roll Along al Menier Chocolate Factory.

Sebbene non tutte le canzoni più amate di Sondheim entrino nella selezione, ci sono molte preferite, splendidamente arrangiate per l'orchestra completa da David Loud con orchestrazioni di Michael Starobin. Celebra anche canzoni da musical meno frequentemente eseguiti come Loving You da Passion, Gun Song da Assassins e The Best Thing That Ever Has Happened da Road Show. Concepite e dirette a Broadway da James Lapine e dirette a Londra da Bill Deamer, questa produzione è diretta con entusiasmo da Keith Lockhart che si unisce anche al canto dell'ultimo bis di Company, Anyone Can Whistle, e Old Friends da Merrily We Roll Along. Non perdere l'occasione di ascoltare questo meraviglioso revue su BBC Radio 3 il 20 marzo 2018, alle 19.30.