RECENSIONE: Fly Half, Festival di RADA ✭✭✭✭✭

Paul T Davies recensisce Fly Half di Gary Lagden presentato come parte del RADA Festival.

Fly Half

RADA Festival

27/6/18

5 Stelle

ATTENZIONE: Questa recensione contiene sentimentalismo e orgoglio gallese. Senza scuse!

Il dramma di Gary Lagden è ingannevolmente sobrio. Messo in scena su un palcoscenico quasi spoglio, con le chitarre del musicista sistemate, il dramma parla del Galles, del rugby e, in particolare, della comunità che lo sport coltiva e incoraggia. Può sembrare semplice, ma la sceneggiatura di Lagden è profonda come una miniera di carbone.

Narrata da Darren, un gallese tipico, gli uomini sui muri del suo club di rugby sono i suoi eroi, e ricorda la sua vita di quando andava al rugby con suo padre, giocava lui stesso fino a un infortunio, e l'orgoglio nel guardare suo figlio assumere il manto. È un'opera creata con il cuore, e Lagden, nato a Port Talbot, conosce bene l'orgoglio e la passione gallese, la mitologia del rugby e la realtà della vita della classe operaia. Ci sono storie che fanno ridere a crepapelle, in particolare quelle che coinvolgono il suo nemico giurato Barry Highland, (ovviamente soprannominato Barry Island!), ed è un abile narratore, che abita altri personaggi nel dramma, la sua bellissima voce ricorda il grande Burton.

Le canzoni originali eseguite da Gareth Moulton fanno da efficace controcanto alla storia, e dall'inizio l'atmosfera nella produzione di Geoff Bullen è spettrale e inquietante, questi uomini stanno scomparendo velocemente man mano che il rugby diventa più aziendale e l'industria continua ad essere cancellata dalla faccia della nazione. È un omaggio quando dico che la scrittura riflette Dylan Thomas, intenzionalmente nella sezione finale “furia”, infuriata contro la perdita della comunità, il cambiamento del rugby in un gioco più sicuro, la rabbia che, una volta chiuse le acciaierie, il che accadrà inevitabilmente, quegli uomini creati dal duro lavoro non esisteranno più, come i minatori prima di loro.

Temevo che il mio spirito gallese mi stesse dando un pregiudizio profondo nei confronti dell'opera, ma la standing ovation unanime ha chiarito che questo dramma funziona come celebrazione e commemorazione della comunità ben oltre i confini gallesi. Raccontato magnificamente, vedetelo se potete.

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