RECENSIONE: Fleabag, Wyndham's Theatre, Londra ✭✭✭✭

Paul T Davies recensisce Fleabag di Phoebe Waller-Bridge, ora in una stagione limitata al tutto esaurito al Wyndham's Theatre di Londra.

Phoebe Waller-Bridge in Fleabag. Foto: Matt Humphrey Fleabag

Wyndham's Theatre, Londra.

29 Agosto 2019

4 Stelle

Se non sei a conoscenza di Phoebe Waller-Bridge, della sua creazione Fleabag e della serie successiva, allora sei veramente fuori dal contesto culturale! Il monologo è stato rappresentato per la prima volta all'Edinburgh Festival Fringe nel 2013, ha vinto premi dopo premi, ed è stato candidato a un Olivier Award dopo una stagione al Soho Theatre. Il resto è leggenda, ora è una delle scrittrici e interpreti più riverite e amate del Regno Unito. Ora lo spettacolo debutta nel West End, un ultimo giro d'onore per Fleabag, e puoi sentire l'amore per Waller-Bridge entrando in sala. Un amico mi ha detto che questo spettacolo, che ha completamente esaurito la sua programmazione, anche i biglietti più costosi, in cui la fila per i posti residui inizia nelle prime ore del mattino, e ha una lotteria quotidiana, è "immune alle critiche". Beh, sì lo è, soprattutto quando la scrittura e la recitazione sono di questo livello. (La seconda serie di Killing Eve è stata tremendamente deludente perché Waller-Bridge non aveva compiti di sceneggiatura.)

Il miglior modo di vedere lo spettacolo teatrale è di lasciar andare tutto ciò che sai dalla serie TV; questo è l'inizio, la storia di origine. I fan di Fleabag riconosceranno momenti e personaggi e saranno affascinati nel notare come si sono poi sviluppati. Ma, per circa un'ora, si ritorna a Fleabag, la sua migliore amica Boo, e Hilary il porcellino d'India e gli uomini con cui va a letto. Deliziosamente, abbiamo anche Joe, un personaggio più anziano che suona l'ukulele assente dalla TV, il cui profondo ottimismo e amore per la vita sfida la depressione di Fleabag. E Waller-Bridge offre una performance veramente coinvolgente, è un tributo a lei che ama ancora il personaggio, ama l'entusiasmo di un pubblico dal vivo, non si adagia sugli allori. E lo spettacolo è sporco e affascinante, (il giornale The Sun sembra averlo scoperto anni dopo il resto di noi), esilarante nella sua franchezza, e trova una potente connessione tra le donne del pubblico. (E gli uomini gay!)

Phoebe Waller-Bridge in Fleabag al Wyndham's Theatre. Foto: Matt Humphrey

Ma ciò che Waller-Bridge coglie davvero è la solitudine - la solitudine quando si piange per una madre morta e un'amica morta. La solitudine della promiscuità, quando farai qualsiasi cosa e con chiunque pur di non tornare a casa, la solitudine in una relazione, di sentirsi esiliati dalla famiglia perché sei considerato quello "strano", e persino la solitudine dei porcellini d'India. E non si sottrae dagli aspetti spiacevoli del personaggio, a volte non ti piace Fleabag, ma comprendi sempre le sue scelte e sei commosso da lei mentre passi dal ridere alla tristezza.

Inevitabilmente, in un luogo di queste dimensioni, l'intimità dello spettacolo è leggermente ridotta a seconda di dove ti siedi, e questo sembra ancora uno spettacolo da fringe. (Le prossime proiezioni potrebbero effettivamente beneficiare il live show molto di più). Nulla è stato modificato, né la delicata regia di Vicky Jones, né il design di Holly Pigott, e sessantacinque minuti sembrano un po' pochi, e sarebbe stato bello avere del nuovo materiale. Tuttavia, se questo è un addio al personaggio, (e sento che è il momento di andare avanti poiché non vedo l'ora di vedere cosa farà dopo), l'ovazione in piedi è un ringraziamento adatto a una scrittrice all'apice delle sue capacità.