RECENSIONE: Tradimenti, Harold Pinter Theatre ✭✭✭✭

Paul T Davies recensisce Tradimenti di Harold Pinter con Tom Hiddleston, Charlie Cox e Zawe Ashton ora in scena al Harold Pinter Theatre.

Zawe Ashton (Emma), Charlie Cox (Jerry) e Tom Hiddleston (Robert) in Tradimenti. Foto: Marc Brenner Tradimenti Harold Pinter Theatre.

14 marzo 2019

4 Stelle

Prenota i Biglietti Considerata l'opera più personale di Pinter e famosa per raccontare la rivelazione di una relazione extraconiugale in ordine cronologico inverso, la produzione di Tradimenti della Jamie Lloyd Company porta la stagione Pinter at the Pinter a una conclusione trionfale. Ho sempre pensato che fosse un'opera troppo raffinata sull'angoscia del ceto medio intellettuale, ma mi si sono aperti gli occhi guardando questa produzione recitata in modo squisito dove, più di ogni altra cosa, è lo spazio tra le battute, le pause, i silenzi, quando la recitazione cresce con il cuore spezzato. Aiuta il fatto che un trio di attori sublimi ci guidi attraverso la devastazione del tradimento; raccogliamo i pezzi come fanno loro mentre la storia va a ritroso. Inizia alla fine di tutto e finisce all'inizio di tutto.

Tom Hiddleston come Robert in Tradimenti. Foto: Marc Brenner

Il regista Jamie Lloyd ora ha una comprensione così profonda di Pinter che tutto sembra giocare d'istinto. Come Robert, Tom Hiddleston offre una rappresentazione struggente del dolore. Gran parte dell'azione, sulla scenografia minimalista di Soutra Gilmour, si svolge molto in fondo al palco, quasi al limite. È impossibile evitare il dolore nei suoi occhi. Eppure Pinter gli fa ammettere di aver picchiato sua moglie Emma, "quando ne aveva bisogno", e lei rivela che anche Robert è stato infedele a lei, provocando la fine definitiva del loro matrimonio. Come dovremmo percepire questa notizia? Fa tutto parte della fanfara maschile che si esibisce con Jerry? Tutti e tre rimangono sul palco durante tutto lo spettacolo, e la presenza di un personaggio quando gli altri due parlano di lui è brutale, ma porta a meravigliosi scambi di sguardi che sottolineano la complessità dell'amore e del tradimento, dell'amore e della felicità. Hiddleston è emotivamente acuto e ipnotizzante.

Tom Hiddleston (Robert) e Zawe Ashton (Emma) in Tradimenti. Foto: Marc Brenner

Come Emma, Zawe Ashton è totalmente convincente nel trasmettere il cuore spezzato dietro sorrisi forzati, e la linea temporale inversa rivela magnificamente le sue speranze per l'affaire, per un'altra vita. Gli amanti avevano in realtà una casa e l'affaire è durato sette anni, non sono semplici compagni di letto occasionali. A completare questo trio eccezionale è Charlie Cox come Jerry, che tradisce il suo migliore amico di sempre, ascolta bugie, racconta bugie, quasi rivela bugie, eppure la sua tristezza nel essere innamorato della moglie del suo migliore amico complica la sua duplicazione. La recitazione è sottile e mantiene il pubblico incollato per tutti i novanta minuti tesi.

Charlie Cox (Jerry) e Tom Hiddleston (Robert) in Tradimenti. Foto: Marc Brenner

C'è umorismo in Pinter, ed Eddie Arnold sfrutta al massimo il suo ruolo di cameriere italiano. Tutti e tre hanno un ricordo di Jerry che solleva la figlia di Robert ed Emma in aria e la prende in una cucina, e quando questo viene messo in scena è un momento bellissimo e doloroso sapendo già cosa è successo dopo. In questa produzione non si perde un attimo, e il delicato design sonoro di Ben e Max Ringham sottolinea meravigliosamente gli eventi.

Per i fan di Pinter, e forse per coloro che hanno bisogno di essere convinti da lui, questa stagione è stata letteralmente un'esperienza unica nella vita, con un casting, un design e una regia straordinari. E ora, Jamie Lloyd? I corti di Beckett? I corti di Churchill? Mi piacerebbe vederlo!

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