INTERVISTA: Drammaturgo Inua Ellams - Barber Shop Chronicles

La prima coproduzione del Playhouse con il National Theatre, Barber Shop Chronicles è il nuovo dinamico spettacolo ispirato da un barbiere di Chapeltown, scritto dalla crescente stella letteraria Inua Ellams (Black T-Shirt Collection, il National Theatre, The 14th Tale, vincitore del Fringe First).

Inua Ellams Vibrante e gioioso, Barber Shop Chronicles attraversa continenti seguendo uomini africani da Londra a Johannesburg, Harare, Kampala, Lagos e Accra, contemplando il ruolo che i barbieri giocano nelle loro vite. Diretto da Bijan Sheibani (A Taste of Honey, National Theatre, War Horse, tour USA 2012-2014), Barber Shop Chronicles è una coproduzione con West Yorkshire Playhouse, il National Theatre e Fuel, in scena a Leeds dal 12 al 29 luglio e di ritorno al National Theatre il 29 novembre 2017. Leggi la nostra recensione di Barber Shop Chronicles. Da dove è venuta l'ispirazione quando hai scritto Barber Shop Chronicles?

Un amico mi ha parlato di un'associazione benefica che voleva avviare un programma di formazione per barbieri sulle basi del counseling - sono rimasto stupito che le conversazioni nei barber shop fossero così intime che si avvertisse la necessità di consulenti. Inizialmente volevo essere un poeta legato a quel progetto, scrivendo poesie e creando arte grafica da installare nei barber shop basata sui barbieri che incontravo e le conversazioni che ascoltavo. Questa idea è rimasta con me e più tempo trascorrevo nei barber shop ascoltando le conversazioni intime, più le voci diventavano più forti, perseguitandomi fino a trasformarsi in personaggi che conversavano spontaneamente nella mia testa. Volevo afferrarle e passare più tempo a scoprire queste voci.

Lo spettacolo è ambientato in diversi paesi e continenti esplorando il ruolo del barber shop. Puoi darci un'idea del tuo percorso e dei tuoi processi creativi?

Volevo davvero presentare una miriade di personaggi che mostrassero le sfumature della mascolinità africana. Ho viaggiato in Nigeria, Sudafrica, Zimbabwe, Kenya, Uganda e Ghana, e ho passato del tempo nei barber shop a Leeds e Londra, con le storie e i personaggi del dramma che derivano dalle conversazioni che ho avuto con gli uomini che ho incontrato. Questi uomini mi hanno permesso di trascrivere le nostre conversazioni, il che mi ha dato l'opportunità di inventare e unire personaggi. Significa che il dramma nel suo insieme per me è molto più simile a un progetto collaborativo.

Quale significato personale hanno per te i barber shop e cosa speri di ottenere mettendo in luce un'esplorazione della mascolinità tra gli uomini neri, africani o caraibici?

Sono nato in Nigeria e ho lasciato quel paese da bambino. Ho improvvisamente perso il contatto con quegli accoglienti spazi dei barber shop quando mi sono trasferito nel Regno Unito. Mio padre ed io abbiamo iniziato a tagliarci i capelli a vicenda. È stato solo da adulto, quando ho avuto abbastanza denaro per poter andare nei barber shop, che ho riscoperto questi bastioni di mascolinità, questi spazi sicuri.

Mi sono reso conto che c'era un'intimità nelle conversazioni che avvenivano tra uomini neri, caraibici o africani nei barber shop che non si trovava in molti altri spazi. Erano spazi dove era sicuro essere noi stessi. C'era una sfumatura nel nostro carattere, nella nostra personalità, che mancava in molte rappresentazioni di uomini africani, caraibici o neri, e scrivendo questo spettacolo volevo metterne in luce questo aspetto.

Quando ero un bambino in Nigeria vivevo un altro modo di essere. Volevo portare questa sensazione di apertura all'interno delle comunità nere, caraibiche e africane sulla scena. Volevo dire: questo è chi siamo, queste conversazioni sono valide e importanti, e dobbiamo condividerle con gli altri membri della nostra comunità. Volevo mostrare che siamo affini, che stiamo interrogando, e che siamo presenti.

Il cast di The Barbershop Chronicles al National Theatre Cosa pensi che il pubblico prenderà dallo spettacolo, e come pensi che un pubblico di Leeds reagirà?

Il dramma parla di amicizia, paternità, le cose che diamo per scontate e gioia. Affronta anche la migrazione, che ho trattato nel suo insieme con umorismo. Sono una persona gioviale e ho voluto scrivere questa parte di esso. La questione della migrazione non equivale automaticamente a tristezza, desolazione o disperazione in nessuno dei personaggi del dramma. Ho passato 14 anni cercando un luogo a cui appartenere prima di stabilirmi finalmente nel Regno Unito, o meglio, ottenere il diritto di farlo. Quei 14 anni della mia vita sono stati incredibili, tanto gioiosi quanto strazianti.

Durante il mio percorso di sviluppo scrivendo questo spettacolo, ho visitato un barber shop a Chapeltown chiamato Stylistics. Lì ho incontrato un ragazzo straordinario che mi ha raccontato la sua storia e mi ha permesso di trascriverla. È diventato davvero l'ispirazione per uno dei personaggi del dramma.

Voglio che tutte le persone che vengono a vedere il dramma vivano un senso di scoperta. Lo spettacolo negozia gioia, felicità e condivisione, che penso tutti i pubblici saranno in grado di relazionarsi e davvero apprezzare.

BIGLIETTI PER BARBER SHOP CHRONICLES - NATIONAL THEATRE

BIGLIETTI PER BARBER SHOP CHRONICLES - WEST YORKSHIRE PLAYHOUSE